martedì 27 marzo 2012

Milano - Cosa succede al CIE di Via Corelli


Riceviamo e diffondiamo:

Venerdì 02 marzo, tramite i parenti, ci giunge notizia dal c.i.e. corelli di milano che un ragazzo per evitare l’espulsione compie un gesto che mette a rischio la propria vita, ingurgitando diversi oggetti non commestibile. E’ stato portato al pronto soccorso e ricoverato all’ospedale. Questo gesto lo aveva già fatto dopo alcuni giorni di detenzione al Brunelleschi di Torino, con la conseguenza di un’operazione allo stomaco per togliere tutti gli oggetti ed evitare il foglio di espulsione e rimpatrio entro 7giorni. Naturalmente si è dato alla macchia e la settimana scorsa ad un controllo dei documenti in svizzera è stato portato in aereo a milano e dopo avergli preso le impronte digitali lo hanno portato dentro le mura del c.i.e. di corelli con mandato di espulsione coatta. Per evitare l’espulsione decide di compiere lo stesso gesto autolesionista che lo aveva riportato alla libertà. Viene operato, trasferito al c.i.e. , ingurgita ancora oggetti ed il giorno dopo riportato all’ospedale, ma questa volta al reparto di psichiatria al niguarda con contenzione fisica per il primo giorno poi quella sedativa. Oltre a subire il contollo di identificazione subisce anche quello mentale, da un tipo di reclusione ad un’altra. Dopo giorni, in psichiatria denunciano la sua scomparsa, speriamo respiri aria di libertà il più possibile! Hourria!


Gruppi di 10-12 sbirri in tenuta antisommossa riparati da capo a piedi con i loro para stinchi, pistola, giubbino antiproiettili, scudo,casco e manganello direzionato verso chi si trovi davanti , al guinzaglio cane ammaestrato per trovare la presenza di droga, metal detector, irrompono in ogni stanza ordinando di uscire, a turno messi contro il muro, controllati da capo a piedi con mani e metal detector per poi passare alla stanza, dove ogni cosa viene gettata a terra, per poi non trovare nulla, nessun telefono, severamente vietato, nessuna droga, ma dopo la cena ti verrà data la terapia per spegnere il tuo cervello e per calmare la rabbia che ogni giorno cresce. Detenzione, umiliazione, razzismo, aggressioni psicologiche, aggressioni violente fisiche, annientamento dell’essere, espulsioni coatte comandate dalla legislazione di quella istituzione, di quella carcerazione per mancato pezzo di carta,ma tutto nell’isolamento totale, nel silenzio, mentre intorno la totale incoscienza ed indifferenza continua.


Altro gesto autolesionista nella speranza della libertà, ma non si sa dove sia stata portata la persona in questione.

Martedì 20 marzo 2 reclusi del c.i.e. di via corelli a milano riescono ad impossessarsi delle chiavi di tutte le sezioni(5) ed aprono tutte le porte, purtroppo primeggia la paura e all’arrivo degli antisommossa arrestano i due e vengono portati a san vittore, da un’oppressione all’altra. Appreso la notizia di questa tentata evasione un gruppo di solidali si è fiondato davanti alle mura del c.i.e. , intonando slogan, fuochi artificiali e battitura.

Rispetto al cie di corelli una buona notizia è che la sezione colpita dall’incendio dell’ultima rivolta del 15gennaio, dove arrestarono l’intera sezione 27persone, successivamente alcuni trasferiti in altri c.i.e., altri in libertà e per 9 a san vittore, è tuttora inagibile. Il 24maggio è fissato il processo ai 9arrestati con l’accusa di devastazione e saccheggio.

27marzo Processo alla persona arrestata a dicembre per incendio doloso, vi faremo sapere il verdetto della sentenza.


http://www.informa-azione.info/milano_cosa_succede_al_cie_di_via_corelli

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