sabato 17 marzo 2012

(it-es) L’Anarchia e la non fede nei valori e nei dogmi


Anarchia non più solo come rottura.
Anarchia come distruzione di ogni barriera fisica o mentale che impone l’esistente negli aspetti più comuni della vita. Anarchia come negazione e smantellamento di questa vita stessa.
Gli aspetti arginanti del nostro Io sono molteplici; tuttavia, come già dimostrato in precedenza, nel testo di Nihil “Alcuni schiavi felici”, ciò che risulta veramente difficile da combattere è un nemico interno. Al di là dell’accettazione compiacente, un’altra parete da sfondare è quella dell’etica e dei valori; un muro intrinseco al nostro quotidiano, iniettatoci dalla società (in tutti i suoi aspetti) che ci frena, ci blocca, ci separa dalle nostre pulsioni più profonde, che caratterizzano le nostre scelte, il nostro agire.
La distruzione di dogmi e valori risulta quindi necessaria per trovarsi faccia a faccia con se stessi; per lanciare il fuoco del nostro odio su ciò che non accettiamo e non vogliamo accettare.

ParoleArmate

***

(Ringraziamo i compagni di Culmine per il loro aiuto in questa traduzione)

Versione PDF

http://parolearmate.noblogs.org/files/2012/03/L’Anarchia-e-la-non-fede-nei-valori-e-nei-dogmi.pdf


Cos’è l’Anarchia? Che significa essere Anarchico? Per fornire una breve descrizione di ciò, si può affermare che l’Anarchico e l’Anarchia significhino il rifiuto totale ed assoluto di tutte le credenze, dogmi e valori che l’ordine spettacolare impone agli individui, con l’obiettivo di perpetuare l’esercizio del dominio e del controllo sociale, di soggetti sopraindividuali.
In questo rifiuto, si può includere anche la totalità delle ideologie, poiché queste esigono non solo la credenza assoluta nella stessa, ma anche la totale sottomissione della volontà individuale al corpo dei dogmi e dei valori determinati da esse.
L’Anarchia, e di conseguenza l’Anarchico, non si prefigge assolutamente la salvezza di nessuno, poiché rifiutando totalmente l’ideologia della redenzione e dei valori e dei dogmi imposti come imperativi, si pone al contrario, che non è un ente sopraindividuale, o un soggetto collettivo, che porterà a compimento la redenzione degli individui, al contrario, è il proprio individuo che potrà sovvertire la propria esistenza rifiutando quegl’idoli.
L’Anarchia costituisce anche una negazione della concezione progressista ed illuminista della società, tipica dell’hegelismo che pone non solo il rifiuto della riaffermazione individuale, in favore di un soggetto collettivo o sopraindividuale, ma anche, come lo pone il marxismo e in molti casi l’anarchismo, dove tutti gli esseri sono omogenei, o per meglio dire enti di massa senza volontà propria, poiché la stessa sarebbe sottomessa ai disegni delle ombre e degli spettri delle nuove divinità secolari, o probabilmente come molti desiderano in conformità coi sofismi metafisici degli dei antichi, che sono effettivamente morti.
come Anarchico si rifiuta ciò, poiché si crede che non esistano mete prestabilite, né obiettivi o destini manifesti degli individui, di radice teologica o ideologica. È per quello che si concepisce l’Anarchia, e l’individuo Anarchico, come quello che considera che tutti i tipi di organizzazione sociale, politica o ideologica siano un limite alla nostra libertà, autonomia e potere individuale, e quindi debbano essere distrutti. E, perché questo avvenga, è necessario rifiutare l’esistenza di ogni programma o modello di natura positiva, poiché ciò significherebbe sottometterci ad una volontà aliena ad ogni individuo e sarebbe antagonistico all’Anarchia, dato che un individuo Anarchico non si sottomette a nessuna autorità.
È per questo che quando si parla del senso negatore e distruttivo dell’Anarchia si vuol intendere la necessità di distruggere tutte le ombre e gli spettri che l’idealismo crea e ricrea costantemente. Noi Anarchici dobbiamo sbarazzarci di tutti i dogmi ed i valori che le società moderne e postmoderne ci hanno imposto, poiché queste non sono altro che semplici riappropriazioni di astrazioni religiose passate provenienti dall’eredità giudaico-cristiana, che creando nuovi artifici, portano la nostra esistenza nelle situazioni più ridicole che si possano immaginare.
I dogmi ed i valori che si trasformano loro stessi in maniera costante, con l’obiettivo di perpetuare l’esercizio del dominio e del controllo sociale, permettono allo spettacolo sociale di generare sensazioni che non sono altro che falsità. Queste menzogne, come la giustizia, la legge, la democrazia, ecc. servono a consolare le “anime da pecora” facendo credere che viviamo nel migliore dei mondi. Ma questo non è vero, tutti di dogmi morali ed i valori che ci hanno imposto, costituendo il miglior esempio di conservazione degli dei metafisici, ma senza credere in loro, per così incatenarci ai diversi miti che questo ordine sociale genera, consolidano l’esistenza dei distinti miti metafisici e secolari.
L’Anarchia deve rifiutare radicalmente i sofismi metafisici che i nuovi dei secolari impongono, siano travestiti: come ideologie, sistemi politici/economici, e anche le false idee umanitarie di redenzione, vergogna e carità, poiché le stesse sono facce che lo spettacolo sociale adotta per dirigerci ai valori ed ai dogmi che ci omogeneizzano dietro i modelli di pietà, vergogna, di bene e male, uguaglianza, giustizia, ecc., che sono in definitiva comportamenti umani che servono per rafforzare la morale ed i valori dello schiavo.
Se l’Anarchico prefigge i valori ed i dogmi morali imposti dall’ordine spettacolare come falsi, questo non significa sotto nessun punto di vista che non conviva con queste ombre e con persone che accettano e credono negli stessi. Perciò l’Anarchia non è dire ad un altro che fare, ma attraverso la prova del fuoco della pratica, dimostrare e smascherare gli stessi. Non perché altri abbraccino il pensiero degli altri individui, omogeneizzandosi dietro un programma, ma perché questa individualità sia unica ed eterogenea e non parte del gregge di pecore.
La negazione dei valori e dei dogmi morali non è un atto istantaneo dell’individuo, ma al contrario, è il prodotto di un’intensa pratica che consiste nell’acuta osservazione delle tendenze sociali ed individuali e di come queste si evolvono e si trasformano nel tempo, mediante l’utilizzo, da parte dello spettacolo, di estetiche, simulazioni ed ogni sorta di stregoneria, in modo che il gregge non si disperda.
Comprese la dinamica e la logica che impongono questi valori sopraindividuali, e sfuggiti dal grande spettacolo massificato dei valori e dei dogmi istituiti dai nuovi dei secolari, è possibile che il processo di rottura/negazione inizi ed una nuova prospettiva nell’esistenza individuale si realizzi.
è così che l’Anarchia rifiuta che si ergano nuovi spettri ed ombre, così come furono tutte quelle ideologie provenienti dalla Ragione e dall’Illuminismo nella modernità e post-modernità. L’Anarchia non è un dogma, né un compendio di nuovi valori che la moltitudine, intesa come massa, deve adottare per la propria redenzione sociale, ma è la più assoluta eterogeneità, al fine di sovvertire la nostra stessa esistenza, e distruggere i fantasmi e le ombre che svolazzano attorno ad ogni individuo.
NIHIL


http://parolearmate.noblogs.org/2012/03/17/231/#more-231



LA ANARQUIA Y LA NO FE EN LOS VALORES Y DOGMAS

¿Qué es la Anarquía?, ¿Qué significa ser Anárquico? Para brindar una somera descripción de ello, se puede afirmar que el Anárquico y la Anarquía significan el rechazo total y absoluto de toda creencia, dogma y valores que el orden espectacular impone a las individualidades, con el objetivo de perpetuar el ejercicio de la dominación y el control social, por sujetos supra-individualidades.
Dentro de dicho rechazo, se puede incluir asimismo, a la totalidad de las ideologías, ya que ésta exige no solo la creencia absoluta de la misma, sino también la total sumisión de la voluntad individual al cuerpo de dogmas y valores determinado por aquella.
La Anarquía, y por consiguiente el Anárquico, no se plantea en absoluto la salvación de nadie, ya que al rechazar toda ideología de la redención, y de los valores y dogmas impuestos como imperativo, se plantea a contrario sensu, que no es un ente supra- individual, o sujeto colectivo, que logrará redimir a los individuos, todo lo contrario, es el propio individuo que podrá subvertir su propia existencia rechazando a aquello ídolos. Ello es así, toda vez que la aceptación de sombras que nos planteen la existencia de un paraíso terrenal, no sólo sería una contradicción con la concepción de libertad absoluta, de autonomía, y de poder, sino también, porque implicaría transformarnos en un espectro, o en un sombra, al reapropiarnos de los falsos mitos y valores que aquellos imponen.
Así también, la Anarquía, constituye una negación de la concepción progresista e iluminista de la sociedad, típica del hegelismo, que plantea, no sólo el rechazo de la reafirmación individual, en beneficio de un sujeto colectivo o supra- individual, sino también, como lo plantea el marxismo y en muchos casos el anarquismo, en donde todos los seres sean homogéneos, o mejor dichos entes masificados sin voluntad propia, ya que la misma estaría sometida a los designios de las sombras y espectros de las nuevas deidades seculares, o tal vez como muchos desean de conformidad con los sofismas metafísicos de los viejos dioses, que en realidad han muerto.
Como Anárquico se rechaza esto, ya que se cree que no existen metas pre-establecidas, ni objetivos o destinos manifiestos de los individuos, de raíz teológica o ideológica. Es por ello, que se concibe a la Anarquía, y al individuo Anárquico, como aquel, que considera que todo tipo de organización social, política o ideológica, es un límite a nuestra libertad, autonomía y poder individual, y por ende, debe ser destruida. Y, para que ello acontezca, es preciso rechazar la existencia de todo programa o pauta de naturaleza positiva, ya que ello significaría someternos a una voluntad ajena a cada individuo/ a, y ello sería antagónico con la Anarquía, toda vez que un individuo Anárquico no se somete a ninguna autoridad.
Es por ello, que cuando se habla del sentido negador y destructivo de la Anarquía, se quiere significar en la necesidad de destruir todas las sombras y espectros, que el idealismo crea y recrea constantemente.
Los Anárquicos debemos desembarazarnos, de todos los dogmas y de valores que las sociedades modernas y postmodernas nos han impuesto, ya que éstos no son más que, simples reapropiaciones de pretéritas abstracciones religiosas provenientes de la herencia judeo-cristiana, que creando nuevos artificios, lleva a nuestra existencia a las situaciones más ridículas que se pueda imaginar.
Los dogmas y valores, que se transforman a sí mismos de manera constante, con el objetivo de perpetuar el ejercicio de la dominación el control social, permite al espectáculo social generar sensaciones, que no son más que falacias. Estas mentiras, como justicia, ley, democracia, etc., sirven para consolar a las “almas borreguiles” que vivimos en el mejor de los mundos. Pero, ello no es cierto, todos los dogmas morales y valores que nos han sido impuestos, constituyendo el mejor ejemplo de conservar a los dioses metafísicos, pero sin creer en ellos, y de esta manera encadenarnos a los diversos mitos que este orden social genera, consolidando la existencia de los distintos mitos metafísicos y seculares.
La Anarquía debe rechazar fundamentalmente, los sofismas metafísicos, que los nuevos dioses seculares imponen, ya sea travestidos: como ideologías, sistemas políticos / económicos, e incluso las falsas ideas humanitarias de redención, lástima y caridad, ya que las mismas, son los distintos rostros que adopta el espectáculo social para direccionarnos a los valores y a los dogmas, que nos homogenice detrás de las pautas de piedad, lástima, de bien y mal, igualdad, justicia, etc., que son en definitiva conductas humanas que sirven para afianzar la moral y los valores del esclavo.
Si bien el Anárquico, plantea que los valores y los dogmas morales impuestos por el orden espectacular son falsos, ello no significa, bajo ningún punto de vista que no conviva con dichas sombras, y con personas que acepten y crean en los mismos. Por ello, la Anarquía, no es decir a otro que hacer, sino que a través del test ácido de la praxis, demostrar y desenmascarar las mismas. No para que otros abrace el pensamiento de los otros individuos/as, homogeneizándose detrás de un programa, sino para que dicha individualidad sea única y heterogénea, y no parte del rebaño de borregos.
La negación de los valores y dogmas morales, no es un acto instantáneo del individuo/a, sino todo lo contrario, es el producto de una intensa práctica que consiste en la aguda observación de las tendencias sociales e individuales, y como esta va evolucionando y transformándose en el tiempo, mediante la utilización, por parte del espectáculo, de estéticas, simulaciones y toda suerte de sortilegio, a fin que la manada no se disperse.
Comprendida la dinámica y la lógica que impone dichos valores supra-individuales, y escapado del gran espectáculo masificado de los valores y dogmas instituidos por los nuevos dioses seculares, es dable decir, que el proceso de ruptura / negación se ha iniciado, y una nueva perspectiva en la existencia individual es lograda.
Es así, que la Anarquía rechaza que se yerga nuevos espectros y sombras, tal como fuera todas aquellas ideologías provenientes de la Razón y del Iluminismo en la modernidad y post-modernidad. La Anarquía, no es un dogma, ni tampoco un compendio de nuevo valores que la multitud, entendida como masa, deba adoptar, para su redención social, sino la más absoluta heterogeneidad, a efectos de subvertir nuestra propia existencia, y destruir los espectros y sombras que revolotean alrededor de cada individuo/a.
NIHIL


http://nihil-zaratustra.blogspot.it/2006/08/la-anarquia-y-la-no-fe-en-los-valores_29.html

Nessun commento:

Posta un commento